L’allenatore del Sassuolo Roberto De Zerbi è stato protagonista in sala stampa per presentare la gara di Coppa Italia di domani contro il Catania. Ecco le dichiarazioni di De Zerbi, riportate da Catania46.net.
Momento Sassuolo – Questa partita cade a fagiolo per tanti motivi, e cioè per vedere in campo qualcuno di quelli che finora hanno giocato di meno, per tornare alla vittoria e per andare avanti nella Coppa Italia, una competizione alla quale teniamo molto. Quella di domani sarà una partita vera perché il Catania è una squadra vera. Prenderemo questa gara molto seriamente per cercare di vincere, giocar bene e provare ad alzare il volume dell’entusiasmo. Se prenderemo questa partita nel verso giusto – e non ho dubbi che sarà così – questa gara ci servirà anche per il campionato.
Come in campionato – Ai miei giocatori chiederò di impegnarsi, di giocare, di fare le cose in maniera professionale. Se chi ha giocato poco vuole che si spostino le cose nella mia testa deve dimostrarmelo sul campo. Quello di domani è un impegno vero, una partita che preparerò come se fosse una gara di campionato. Non è la partitella del mercoledì. Oltretutto la Coppa Italia può farci crescere, vogliamo andare avanti. Avendo gli etnei a disposizione giocatori come Biagianti, Lodi, Curiale, Marotta, Scaglia, gente che ha fatto Serie B e Serie A, è proprio per questo che domani sarà una partita vera.
Ritrovare il Catania – Con Andrea (Sottil, ndr) siamo amici, è un piacere ritrovarlo così come sarà un piacere ritrovare Lo Monaco, il presidente e tutti coloro che lavorano nel Catania. È un piacere ritrovare il Catania, una squadra alla quale sono molto legato. In rossazzurro ho giocato soltanto una stagione ma abbiamo vinto un campionato e sono stato trattato benissimo da tutti, dai tifosi alla dirigenza. A Catania, inoltre, è nato il mio secondo figlio. È un piacere ritrovare il Catania, mi piacerebbe tornasse in categorie più consone alla città. Io ho conosciuto Catania con 30.000 persone allo stadio, me la ricordo ancora così. Vincere il campionato di C è più difficile che vincerlo in B, ed io ne so qualcosa.