Nella settimana che conduce alla trasferta di Siracusa, l’amministratore delegato del Catania Pietro Lo Monaco ha risposto alle domande dei cronisti nella sala stampa di Torre del Grifo. Ecco le dichiarazioni del dirigente etneo.
POLEMICA CON CUTRUFO – Preciso che non c’è silenzio stampa da parte di nessuno, parlerò io come rappresentante della società. In certi momenti si preferisce lasciare la squadra concentrata sugli impegni agonistici. Ci tengo a sottolineare a chiare lettere che non ho mai parlato male del Siracusa, ho solo sottolineato l’anomalia relativa al fatto che l’Akragas disputi le gare interne al ‘De Simone’. È inevitabile che si creino degli attriti, ma il Siracusa non c’entra nulla con la questione. Al di là delle dichiarazioni di Cutrufo, definisco il Siracusa una concorrente diretta per la promozione in Serie B, così come Catania, Lecce e Trapani, non una squadra che concorre per la salvezza. È un avversario che ha tutta la nostra considerazione. Questa partita non ha bisogno di essere accesa ulteriormente con dichiarazioni pittoresche, ma Cutrufo ormai non mi sorprende più.
CLIMA SIRACUSA – A Siracusa lo scorso anno abbiamo giocato in Coppa ed in campionato, assistendo ad episodi che poco hanno a che fare con lo sport. Ma non è colpa del Siracusa, bensì del servizio d’ordine che ha permesso determinate cose. Non sono preoccupato per sabato, sono più in tensione per la designazione arbitrale. Trasferta vietata? Al di là di alcuni episodi pubblicizzati oltre modo, il tifoso del Catania ha sempre dimostrato il giusto atteggiamento. Devo dire che per come è posizionato lo stadio non è semplice far defluire i tifosi ospiti, dunque da questo punto di vista capisco le autorità. Spero che in futuro si torni ad aprire le porte ai tifosi.
SIRACUSA-CATANIA – L’arbitro D’Apice ha diretto tre gare in questa stagione, tutte concluse con vittorie interne. Su sei gare dirette con il Lecce, cinque le hanno vinte i salentini. Non credo al fatto che possa essere influenzato, ma questo è un dato che mi fa riflettere. Stimo enormemente squadra e staff tecnico del Siracusa, conosco personalmente diversi elementi, da Emanuele Catania a Paolo Bianco e Tino Parisi. Bianco? È vero che gli dissi che avrebbe fatto l’allenatore, già quando giocava era un grandissimo tattico. Non posso che essere contento del fatto che stia facendo bene, provo anche un pizzico di orgoglio.
SQUADRA – Biagianti è pienamente recuperato, così come Tedeschi. Ripa migliora ogni giorno, è un giocatore importante per noi. Per Curiale vale lo stesso discorso, la sua condizione è in crescita. Il gol realizzato contro il Monopoli gli servirà per il morale. Pisseri? Ce lo teniamo stretto, un portiere importante ed un uomo importante. La pausa? È sempre una sorpresa, racchiude aspetti sia positivi che negativi. Il nostro pregio più importante è quello di avere 24 titolari. Un altro è l’unione che c’è all’interno del gruppo. Bisogna invece migliorare nell’espressione di gioco.
STADIO – La diatriba non si sarebbe neppure dovuta aprire ma ora si è chiusa. Il nostro obiettivo è quello di avere lo stadio Massimino in gestione, mi sembra giusto che debba diventare la casa del Catania. Stiamo lavorando a una concessione che ce lo possa permettere. Sicula Leonzio al Massimino? Ospiteremo anche una gara di rugby, mi preoccupa di più quello. La Leonzio ha comunque comunicato che interverrà in caso di problemi al manto erboso.